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L'Argentina entra a far parte dei Brics Dal primo gennaio del 2024 l'Argentina entrerà a far parte dei Brics, insieme ad Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran. L'allargamento ai nuovi membri è stato annunciato il 24 agosto dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, al termine del vertice del blocco che si è tenuto a Johannesburg. Con l'ingresso di questi sei paesi i Brics arriveranno a rappresentare il 36% del pil mondiale. La partecipazione argentina al gruppo è il culmine di un lungo processo iniziato durante la presidenza di Cristina Fernández e che ha potuto contare sul costante appoggio di Lula. "Il Brasile non può fare una politica di sviluppo industriale senza l'Argentina, un paese che deve crescere insieme", aveva dichiarato quest'ultimo alla vigilia del vertice. "Saremo protagonisti di un destino comune in un blocco che rappresenta oltre il 40% della popolazione mondiale. Continuiamo a rafforzare relazioni fruttifere, autonome e diverse con altri paesi del mondo", ha affermato Alberto Fernández dando la notizia ufficiale. Il multilateralismo a cui aspirano le nazioni del Sud del mondo non è però visto di buon occhio dalla destra, strettamente legata alle posizioni Usa. "Non andremo ad allearci con dei comunisti", è stato il commento di Javier Milei, mentre Patricia Bullrich ha dichiarato con decisione: "l'Argentina sotto il nostro governo non starà nei Brics". (25/8/2023) Articolo precedente sull'argomento: Dilma Rousseff presidente della Banca dei Brics
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cura di Nicoletta Manuzzato |