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"La tua libertà è la nostra libertà!"

Il 18 aprile in Brasile il presidente del Supremo Tribunale Federale, Dias Toffoli, ha archiviato la precedente decisione del ministro del STF Luis Fux del settembre 2018 che vietava all’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva di concedere interviste a qualunque mezzo di comunicazione. Condannato in un processo privo di prove e altamente manipolato, arrestato in disprezzo del principio fondativo di ogni democrazia della presunta innocenza fino al termine di tutte le procedure giudiziarie, impedito di concorrere alle elezioni presidenziali in offesa alle decisioni delle Nazioni Unite e del rispetto dei diritti umani per ogni cittadino del pianeta, in prossimità delle elezioni dell’ottobre 2018 a Lula venne anche tolto il diritto di parola e comunicazione. La grande stampa tacque…

Lula è il principale prigioniero politico nei paesi a democrazia rappresentativa, insieme a molti altri detenuti o esiliati per motivi politici. Una paura, un panico incontrollato della tranquilla e serena forza politica e morale di Lula aleggia fra coloro che hanno vilipeso le regole democratiche della giovane democrazia brasiliana costruita con lotte e pazienza e che vogliono riportare il paese a un passato oscuro. Ristabilire la giustizia per il prigioniero politico Luiz Inácio Lula da Silva è imprescindibile per ogni successivo passo di ripristino dello Stato di diritto e democratico. Parla, Lula! scrive e motiva il sociologo Emir Sader. (T.I. 20/4/2019)

Emir Sader

Parla, Lula! Dì quello che senti di fronte a ciò che stanno disfacendo del Brasile che tu avevi trattato con tanto amore.

Parla, dì perché stanno facendo ciò, contro chi, a favore di chi.

Parla, Lula! Facci ascoltare le tue parole, quelle alle quali ci eravamo abituati, che ci avevano raccontato come eravamo stati, come eravamo diventati, come siamo stati felici in un paese meno ingiusto, come eravamo orgogliosi di essere brasiliani. Parole che ci avevano spiegato come non era facile far tornare a crescere il paese, con distribuzione del reddito, rispondendo alle necessità di tutti.

Parla, Lula! Rivela perché loro hanno tanta paura di te, delle tue parole, della tua relazione con il popolo. Dì perché loro hanno inventato tante menzogne per ritornare a sgovernare il Brasile, perché loro si spaventano di fronte alla possibilità che tu torni al tuo posto naturale, le piazze, le strade, l’ambiente del popolo.

Parla, dì ciò che vivi lì, in quella galera, circondato da persone che non hanno nulla a che fare con te, quella galera che mostra la maggiore ingiustizia di tutta la nostra storia. Parla del tuo sentire nel non poter trovarti adesso a presiedere alla ricostruzione del Brasile.

Mostra che tu sei l’unica persona che può far sì che i brasiliani tornino ad unirsi. Parla per te stesso, parla per noi, parla per il Brasile, parla per tutti noi che siamo vittime di brutali misure antipopolari di questo governo impostore. Parla per i disoccupati, per chi lavora in modo precario, per coloro che perdono le loro terre, per coloro che perdono le loro case, per coloro che resistono, con dignità e speranza nelle tue parole.

Dì perché loro vogliono tanto questa riforma della previdenza, dì come il Brasile è cresciuto per oltre dieci anni senza togliere il diritto di nessuno, senza questa riforma della previdenza, è cresciuto mantenendo il diritto di tutti, rispettando il diritto e la necessità di tutti i brasiliani.

Parla, Lula! Facci sentire di nuovo in contatto diretto con te. Facci sentire le tue parole, la speranza che tu sempre hai seminato fra tutti noi. Parla per noi, con noi, dì tutto quello che senti, qual è il futuro per il quale possiamo lottare, in che modo possiamo riprendere questa lotta nella quale tu sei un riferimento indispensabile.

Parla, Lula! Ritorna, Lula! Continuiamo ad avere bisogno di te, libero, che parla e ascolta tutti i giorni. Perché di questo contatto tu ti alimenti, noi ci alimentiamo.

Parla, Lula! Mostra come tu puoi ricondurre il Brasile sul cammino della democrazia, della giustizia, della dignità, del dialogo. Mostra come sono buffoni quelli che ti hanno condannato senza prove, quelli che governano con inganni e menzogne. Mostra come tentano di costruire un mostruoso Stato di polizia che cerchi di impedire al popolo di esprimere, con il voto, con la democrazia, la propria decisione sul futuro del paese.

Vogliono impedire che un nuovo 2002 sia possibile, vogliono disanimare le persone sul fatto che un cammino democratico torni ad essere possibile, che la volontà della maggioranza possa tornare a definire i destini del Brasile.

Parla, Lula! Parla, dì quello che hai sentito in tutto quest’anno, vittima dell’ingiustizia, verso di te, verso il popolo brasiliano, verso il nostro paese. Parla e vieni, Lula, ti vogliamo qui fuori, libero, con noi, con il popolo, con tutti coloro che ti amano e ti rispettano, che sanno della tua innocenza, della tua onorabilità, della tua verità. Parla, Lula, parla, siamo tutti ansiosi della tua parola, della tua libertà, che è la nostra libertà!

Fonte: Brasil 247

Organizzazione e traduzione di Teresa Isenburg

 

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a cura di Nicoletta Manuzzato