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Latinoamerica-online.it analisi e approfondimenti sull'America Latina |
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La spada di Bolívar nella Colombia di Petro e Márquez
(8/8/2022)
Con la statura politica che lo caratterizza e che ha dimostrato in quasi
un decennio alla guida del paese, il presidente venezuelano, Nicolás
Maduro, si è congratulato con il suo omologo Gustavo Petro, che il 7
agosto ha prestato giuramento come nuovo capo di Stato della Colombia,
insieme alla sua vice Francia Márquez, per il periodo 2022-2026.
"Dobbiamo approfittare di questa seconda opportunità per il bene, la pace
e la stabilità di Colombia e Venezuela", ha detto Maduro riprendendo il
discorso di Petro, iniziato e concluso con il riferimento alla frase di
Garcia Márquez, nel romanzo Cent’anni di solitudine: "Tutto quello che vi
era scritto era irripetibile da sempre e per sempre, perché le stirpi
condannate a cent’anni di solitudine non avevano una seconda opportunità
sulla terra". Invece, ha promesso Petro, "questa seconda opportunità si
apre oggi. È il momento del cambio. Il nostro futuro non sta scritto.
Possiamo scriverlo insieme in pace e nell’unità". Quindi ha detto che
nessun paese dev’essere aggredito, e si è espresso a favore di una vera
integrazione latinoamericana, basata sulla solidarietà e su pari
condizioni. (G.C.)
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La giustizia italiana contro i torturatori del Plan Cóndor
(27/7/2022)
E' iniziato il 14 luglio, presso la III Sezione della Corte
d'Assise di Roma, il secondo processo contro Jorge Troccoli,
l'italo-uruguayano membro dei servizi segreti della
marina militare di Montevideo, già condannato all'ergastolo un anno
fa per la scomparsa, nell'ambito del cosiddetto Plan Cóndor,
di una ventina di oppositori alla dittatura. Questa volta Troccoli, che per
sfuggire alla giustizia del suo paese si era rifugiato in Italia, è
accusato dell'omicidio dell'uruguayana Elena Quinteros,
dell'italiana Raffaella Filippazzi e del marito José Agustín
Potenza, cittadino argentino.
Sequestrati a Montevideo nel 1977 e portati in Paraguay, Filippazzi
e Potenza vennero assassinati: i loro resti furono identificati nel
2016. Rimane desaparecida Elena Quinteros,
militante del sindacato dei lavoratori dell'istruzione. Arrestata
nel 1976, di lei si sa solo - dai racconti di altri prigionieri -
che venne selvaggiamente torturata in un centro di detenzione
clandestino dell'esercito uruguayano.
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Brasile, attacchi di Bolsonaro alle istituzioni
(26/7/2022) Quanto sta accadendo in Brasile in questi giorni e in queste
settimane merita attenzione perché parla di qualche cosa che va al
di là del singolo paese. Parla e mette in luce la fragilità delle
procedure istituzionali e operative delle democrazie
rappresentative. Il presupposto di esse è che tutte le parti
rispettino il modo di agire concordato. Ogni allontanamento da
quest’ultimo produce sconquasso e caos difficili da riportare a un
punto di equilibrio. Sottolineo che mi riferisco ai meccanismi
procedurali, non alla democrazia nel suo significato teorico. E in
questo momento in Brasile proprio il responsabile
dell’esecutivo, il presidente della Repubblica Jair Bolsonaro,
attacca e mina le pratiche costituzionali che regolano le elezioni
previste per il 2 ottobre. (T.I.)
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Approfondimenti sul Brasile
a cura di Teresa Isenburg
a questo link |
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Ecuador, il lungo paro termina con una parziale vittoria
(1/7/2022) Sotto la guida della Conaie, la Confederación de
Nacionalidades Indígenas del Ecuador, le comunità native hanno
dato vita dal 13 giugno a uno sciopero nazionale, con numerosi
blocchi stradali, contro l'aumento del prezzo dei combustibili e dei
generi di prima necessità, per una moratoria nei pagamenti dovuti
dai contadini alle banche e per la sospensione delle attività
minerarie e petrolifere nei loro territori. Circa 14.000
indigeni sono confluiti nella capitale al grido di ¡Fuera Lasso, fuera!
e la loro protesta si è saldata alla lotta dei movimenti sociali,
dei sindacati, degli studenti, delle femministe. Il governo ha
risposto con la dichiarazione dell'estado de
excepción in sei province e con una feroce repressione che ha
provocato sei morti, oltre trecento feriti e centinaia di detenuti.
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Argentina futuro membro dei Brics
(25/6/2022) "Aspiriamo ad essere membri a pieno titolo di
questo gruppo di nazioni che già rappresenta il 42% della popolazione e il
24% del pil globale". Lo ha detto il presidente argentino Alberto
Fernández nel corso del XIV Vertice dei Brics, l'unione dei paesi
emergenti (Brasile, Russia, India, Cina e, dal 2010, Sudafrica)
nata per sviluppare la mutua cooperazione in tutti i campi e
favorire l'instaurazione di un nuovo ordine mondiale multipolare.
"Una piattaforma con enormi capacità di discutere e promuovere
un'agenda di futuro che ci porti verso un tempo migliore e più
giusto", ha detto ancora Fernández, secondo il quale l'espansione
della Nuova Banca di Sviluppo, creata dal blocco nel 2014, "può
essere uno strumento utile per rafforzare le infrastrutture
nazionali".
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La Colombia volta pagina
(22/6/2022) Il 19 giugno segna una data storica per la
Colombia: con il 50,4% dei voti contro il 47,3% del
suo avversario Rodolfo Hernández, Gustavo Petro è stato eletto
presidente, carica che assumerà il 7 agosto
diventando così il primo capo di Stato progressista del paese. Lo
affiancherà l'avvocata femminista Francia Márquez,
protagonista di tante battaglie per i diritti umani e per
la salvaguardia dell'ambiente, la prima donna di origine africana
a diventare vicepresidente. Il ballottaggio ha visto una
partecipazione alle urne di quasi il 58% degli aventi diritto,
un'alta percentuale per la nazione caraibica. Al termine dello
scrutinio si è scatenata una vera e propria festa popolare:
migliaia di persone sono scese in piazza a celebrare la vittoria.
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Segnali di declino dell'egemonia statunitense
(11/6/2022)
Il IX Vertice delle Americhe, che si è
svolto a Los Angeles dal 6 al 10 giugno, non si è certo concluso
con un
bilancio positivo per gli Stati Uniti. La decisione di Washington
di non estendere gli inviti a Cuba, Venezuela e Nicaragua, perché
"non democratici", ha innescato l'inattesa risposta di molti
capi di Stato dell'America Latina. In prima fila il presidente del
Messico, Andrés Manuel López Obrador, che in segno di protesta per
le esclusioni ha disertato l'incontro: "Non può esserci un Vertice
delle Americhe se non partecipano tutti i paesi del continente
americano, o meglio può esserci, ma noi riteniamo che questo significhi continuare con la vecchia politica di interventismo, di
mancanza di rispetto verso le nazioni e i loro popoli", ha detto in
uno dei suoi tradizionali incontri mattutini con la stampa.
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Nella foto: López Obrador e Xiomara
Castro, due degli assenti al IX Vertice delle Americhe |
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Giochi di guerra nel Mediterraneo Americano
(15/5/2022) Sono in corso dal 7 maggio, nella zona marittima dello
Stato messicano di Quintana Roo, le manovre militari Tradewinds 2022,
organizzate dal Southern
Command statunitense con lo scopo di "pianificare e rispondere
a situazioni di crisi". Al Messico (e al Belize per la parte
terrestre) è affidato il compito di ospitare queste esercitazioni,
che dureranno due
settimane e che vedono la partecipazione di altre cinque nazioni
del continente (Canada, Brasile, Colombia, Guyana, Suriname), di
dodici Stati dei Caraibi e di tre paesi europei: Francia, Olanda e
Inghilterra. Contemporaneamente la stessa zona del Quintana Roo è
teatro della North American Maritime Security Initiative,
che ha come obiettivo la collaborazione tra Stati Uniti, Canada e
Messico per combattere il terrorismo e la delinquenza organizzata.
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Il Messico nazionalizza il litio
(20/4/2022) Un freno alla
svendita delle risorse naturali del paese portata avanti dai
precedenti governi: il Congresso, su proposta del presidente López Obrador, ha approvato
una serie di riforme alla Ley Minera per cui si stabilisce
che "il litio è patrimonio della nazione e la sua esplorazione,
il suo sfruttamento e il suo utilizzo
sono riservati a beneficio esclusivo del popolo messicano".
Hanno votato a favore Movimiento de Regeneración Nacional,
Partido del Trabajo e Verde Ecologista. Nel corso delle sue tradizionali conferenze
stampa mattutine,
Amlo ha precisato che sta studiando la creazione di un'impresa
pubblica dedicata alla prospezione, all'industrializzazione e alla
commercializzazione del prezioso minerale e che saranno riviste tutte le
licenze concesse dai governi del Pri e del Pan a imprese private.
Durante la gestione di Felipe Calderón ed Enrique Peña Nieto, nello
Stato di Sonora sono state assegnate autorizzazioni a compagnie
straniere per la durata di
cinquanta o addirittura cento anni.
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Il Venezuela alla Biennale di Venezia
(18/4/2022) Palmira
Correa, Mila Quast, César Vázquez, Jorge Recio. Sono questi gli
artisti venezuelani che partecipano alla 59ª edizione della
Biennale di Venezia nel padiglione intitolato "Tierra, País, Casa,
Cuerpo". L’Esposizione internazionale d’Arte apre i battenti il 23
aprile nella città italiana, e per la prima volta a cura di una
donna, Cecilia Alemani. Durerà fino al 27 novembre 2022. Nei giorni
20, 21 e 22 aprile si organizzerà una pre-apertura, alla quale
saranno presenti il ministro della Cultura venezuelana, Ernesto
Villegas e la viceministra Mary Pemjean. In merito alla Biennale,
abbiamo conversato a Caracas con il ministro Villegas, prima della
sua partenza. (G.C.)
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E' morta Rosario Ibarra, la madre coraggio messicana
(17/4/2022) "Dobbiamo esigere dalle autorità, ma
dobbiamo chiedere anche al popolo messicano che prenda coscienza.
La costruzione di una società senza desaparecidos e senza
impunità non si ottiene per decreto, in questo compito dobbiamo
porre tutti i nostri sforzi". Così la maggiore delle figlie di
Rosario Ibarra ha ricordato il senso della lotta instancabile
condotta dalla madre per far luce sulle violazioni dei diritti
umani negli anni della guerra sucia. Rosario Ibarra de la Garza è morta a
Monterrey il 16 aprile, a 95 anni. Fino all'ultimo si è battuta per
la verità sulla sorte degli scomparsi, da quando nel 1974 il figlio
Jesús Piedra Ibarra, studente di medicina e militante della Liga Comunista "23 de
septiembre", era stato sequestrato dalla polizia giudiziaria.
Di lui, come di tanti altri giovani arrestati in quel periodo, non
si seppe mai nulla. Trasferitasi da Monterrey a Città del Messico,
Rosario bussò a tutte le porte, incontrò il presidente Echeverría,
il ministro dell'Interno, vari
vertici militari, ma inutilmente. Insieme ad altri familiari fondò il
Comité Pro Defensa de Presos, Perseguidos, Desaparecidos y
Exiliados Políticos e organizzò uno storico sciopero della fame
nell'atrio della Cattedrale della capitale.
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Costa Rica, la ricetta neoliberista del nuovo presidente
(5/4/2022) L'economista di destra Rodrigo Chaves,
del Partido Progreso Social Democrático, ha vinto il
ballottaggio presidenziale del 3 aprile, imponendosi con quasi il
53% dei voti sul suo avversario José
María Figueres. Le elezioni hanno visto un'astensione di
oltre il 42%. Chaves è stato funzionario della
Banca Mondiale, dove venne sanzionato per accuse di abuso sessuale,
e in seguito ministro delle Finanze per pochi mesi durante il
mandato dell'attuale presidente, Carlos Alvarado.
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Perù, fallisce nuovo golpe parlamentare
(1/4/2022) Per la seconda volta dal suo insediamento Pedro Castillo si è salvato da
un tentativo di destituzione. A favore
della rimozione del capo dello Stato per "incapacità
morale" si sono espressi il 28 marzo solo 55 parlamentari (54 i
contrari, 19 gli astenuti). L'estrema destra non è
riuscita a raccogliere gli 87 voti richiesti per far
vincere la sua mozione, anzi ha registrato la
defezione di 21 congressisti che due settimane prima
avevano detto sì all'avvio del giudizio
politico contro il presidente.
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Uruguay, il referendum mostra un paese diviso
(29/3/2022) Un paese diviso in due. E' questo il quadro che emerge dal
referendum del 27 marzo su 135 articoli della Luc, la Ley de Urgente
Consideración che il Frente Amplio, il movimento
sindacale e diversi settori sociali speravano di derogare
attraverso il voto popolare. L'obiettivo non è stato raggiunto per
pochi voti: il Sì ha ottenuto il 48,8%, il No il 49,8 (le
percentuali sono calcolate sui voti validi, che comprendono anche
le schede bianche). Rimarrà dunque in vigore la mega proposta di
legge che limita il diritto di sciopero, proibisce picchetti e
occupazioni delle fabbriche, amplia i poteri della polizia,
promuove la privatizzazione della scuola e favorisce lavoro nero ed
evasione fiscale aumentando, fino a un equivalente di 100.000
dollari, il tetto in contanti consentito nelle transazioni.
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Guatemala, archiviate le norme oscurantiste
(16/3/2022)
Il Congresso ha votato
l'archiviazione della Ley para la Protección de la Vida y la
Familia, una legislazione oscurantista che era stata approvata
solo una settimana prima, esattamente l'8 marzo. La legge aumentava
da tre a dieci anni di carcere la pena per l'interruzione
volontaria della gravidanza, vietava espressamente "il matrimonio
tra persone dello stesso sesso", stabiliva che "la condotta non
eterosessuale è incompatibile con gli aspetti biologici e genetici
dell'essere umano" e proibiva "agli enti educativi pubblici e
privati la promozione nell'infanzia e nell'adolescenza di politiche
o programmi tendenti a deviare l'identità sessuale stabilita al
momento della nascita".
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L'America Latina di fronte al conflitto in Ucraina
(7/3/2022)
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nella sua riunione
d'emergenza il 2 marzo, ha approvato a stragrande maggioranza una
risoluzione di condanna dell'"aggressione russa contro l'Ucraina".
Nessun voto contario da parte dei paesi dell'America Latina, mentre
tra i 35 astenuti figurano Bolivia, Cuba, El Salvador e Nicaragua.
Il Venezuela non ha potuto partecipare alla votazione a causa
dell'eccessivo indebitamento nei confronti dell'organizzazione
(dovuto al blocco economico di cui soffre da parte degli Stati
Uniti). Nonostante la maggior parte dei paesi si sia dunque schierato
contro l'invasione, Washington continua a guardare con sospetto i
rapporti economici che Russia e Cina intrattengono con "il suo cortile di casa". In realtà
il volume delle esportazioni dall'America del Sud verso la Russia
non è molto alto: nel 2019 si è aggirato sui 5 miliardi di dollari, contro
i 66 miliardi verso gli Stati Uniti e i 119 miliardi verso la Cina.
Ma l'avvicinamento di Mosca all'America Latina segue anche altre
vie: in occasione della pandemia da Covid-19, il primo vaccino
su cui ha potuto contare gran parte della popolazione
latinoamericana è stato lo Sputnik V.
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