Latinoamerica-online.it

Panama, il nuovo presidente vuole sbarrare il passaggio ai migranti

L'avvocato José Raúl Mulino, del partito di destra Realizando Metas, è il nuovo presidente di Panama. È stato eletto domenica 5 maggio, sconfiggendo gli altri sei candidati tra cui Ricardo Lombana, del Movimiento Otro Camino (formazione senza chiara connotazione politica), e Martín Torrijos, che aveva governato il paese dal 2004 al 2009. Particolarmente negativo il risultato dell'unica rappresentante della sinistra, l'economista Maribel Gordón, giunta ultima.

Mulino è considerato il delfino di Ricardo Martinelli, capo di Stato dal 2009 al 2014, condannato per riciclaggio a dieci anni e mezzo di prigione e all'interdizione dai pubblici uffici. Proprio per questa sentenza Martinelli, che si è sottratto al carcere rifugiandosi nell'ambasciata del Nicaragua, ha dovuto abbandonare la competizione lasciando il posto al suo vice, Mulino. Questi ha potuto contare sull'appoggio dei poteri forti per superare gli ostacoli burocratici che avrebbero impedito la sua candidatura: a due giorni dal voto la Corte Suprema l'ha dichiarata costituzionale, nonostante non fosse stata decisa dall'assemblea del partito, come prescrive la legge, e non proponesse alcun nome per la carica di vice.

Nel governo Martinelli, José Raúl Mulino guidò prima il dicastero del Governo e della Giustizia, poi quello della Sicurezza Pubblica. Fu proprio come titolare di quest'ultimo Ministero che represse con ferocia le proteste sociali: nel 2010 le forze di polizia attaccarono con violenza i lavoratori bananieri in lotta uccidendo due di loro: Antonio Smith e Virgilio Castillo. La politica economica del presidente eletto è improntata al neoliberismo: sul modello cileno prevede di privatizzare la sicurezza sociale e di renderne disponibili i fondi per la speculazione finanziaria. Quanto al problema dei migranti, propone di sbarrare il passaggio attraverso la foresta del Darién alla frontiera con la Colombia, percorso obbligato per le centinaia di migliaia di disperati che tentano di raggiungere gli Stati Uniti. Non potendo contare su una maggioranza nel Congresso uscito dalle urne il 5 maggio, Mulino dovrà comunque negoziare con l'opposizione. (7/5/2024)

 

Latinoamerica-online.it

a cura di Nicoletta Manuzzato