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Paraguay, ucciso il leader dell'Epp Osvaldo Villalba Il leader dell'Epp (Ejército del Pueblo Paraguayo) Osvaldo Villalba è stato ucciso il 23 ottobre a Cerro Guasú in uno scontro con la Fuerza de Tarea Conjunta, le forze speciali che operano nei dipartimenti di San Pedro, Amambay e Concepción. La notizia è stata data dal presidente Mario Abdo Benítez nel corso di una conferenza stampa. Insieme a Villalba sono morti un altro dirigente del movimento, Luciano Argüello, e un terzo guerrigliero, di cui non è stata resa nota l'identità. Sull'operazione militare la Coordinadora de Derechos Humanos del Paraguay, che raggruppa una quarantina di organizzazioni della società civile, ha chiesto un'indagine "esauriente e imparziale". Una richiesta legittima, viste le atrocità che le forze speciali hanno commesso a più riprese. Nel 2020 avevano rivendicato l'uccisione di due guerrigliere e avevano presentato le foto dei loro cadaveri con indosso l'uniforme dei combattenti. In realtà si trattava di due bambine di undici e dodici anni, Lilian Mariana e María Carmen, due cuginette argentine che si trovavano nell'accampamento per incontrare i genitori. Una terza cugina, la quattordicenne Lichita, che pur ferita era riuscita a sottrarsi alla cattura, secondo alcuni testimoni è stata in seguito rapita dai soldati e di lei non si è saputo più nulla. Sua madre Carmen Villalba, sorella di Osvaldo e anche lei militante guerrigliera, è in prigione dal 2003 (nel giugno 2004 era stata protagonista di una breve fuga). Nel luglio 2021, quando aveva terminato di scontare una condanna a 18 anni per un sequestro, le è stato addebitato un altro reato già prescritto e dovrà rimanere in carcere fino al 2035. Un'altra sorella, Laura, la madre della piccola María Carmen, è detenuta da quasi due anni senza processo pur non avendo niente a che fare con la guerriglia. La Coordinadora por la Libertad de Carmen Villalba denuncia da tempo la persecuzione contro di lei e contro la sua famiglia realizzata dal governo del Paraguay "con tutta la barbarie statale propria delle dittature del secolo scorso". Dittature come quella di Stroessner, che il presidente Abdo Benítez ha sempre elogiato. (25/10/2022)
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a cura di Nicoletta Manuzzato |