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A Santiago in difesa della democrazia Democracia Siempre. Con questo slogan quattro presidenti latinoamericani (il cileno Boric, il brasiliano Lula, il colombiano Petro, l'uruguayano Orsi) e il capo del governo spagnolo, Pedro Sánchez, si sono riuniti il 21 luglio a Santiago de Chile per inviare un messaggio in difesa della democrazia, sotto attacco a causa dell'offensiva della destra globale. Il giorno precedente i cinque leader avevano resa pubblica una lettera in cui denunciavano che "l'erosione delle istituzioni, l'avanzata dei discorsi autoritari spinti da diversi settori politici e la crescente disaffezione civica sono sintomi di un malessere profondo in ampi settori della cittadinanza", cui si sommano "le persistenti disuguaglianze, i passi indietro nei diritti fondamentali, la diffusione della disinformazione e dei discorsi d'odio sulle piattaforme digitali e l'espansione di reti criminali che sfidano la legittimità dello Stato". Alcuni di questi temi tornano nella dichiarazione congiunta emessa al termine dell'incontro: "Siamo pienamente coscienti che il mondo attraversa un periodo di profonda incertezza, in cui i valori democratici sono permanentemente sfidati. Di fronte a ciò crediamo sia un imperativo etico e politico promuovere una strategia comune per affrontare fenomeni globali come la crescente disuguaglianza, la disinformazione, le sfide rappresentate dalle tecnologie digitali e dall'intelligenza artificiale". Tra i punti sottolineati, la necessità di "una riforma del sistema di governance internazionale, in particolare delle Nazioni Unite, che permetta di recuperare la loro capacità di azione e la loro legittimità di fronte alle grandi sfide globali. Questo implica avanzare verso una rappresentanza più giusta ed efficace, superare i blocchi derivati dall'uso del veto e stabilire meccanismi reali di attuazione e resa dei conti". Il gruppo prevede presto un ampliamento: altri capi di Stato hanno già annunciato la loro partecipazione al prossimo incontro, in occasione dell'Assemblea Generale dell'Onu che si terrà a settembre. Tra questi la presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, e quella dell'Honduras, Xiomara Castro. (22/7/2025)
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cura di Nicoletta Manuzzato |