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Venezuela, scoperti cinque piani eversivi

Dal maggio scorso 32 persone sono finite in carcere, accusate di aver partecipato a cinque piani eversivi sventati dall'intelligence bolivariane. Lo ha rivelato il 22 gennaio il fiscal general Tarek William Saab, aggiungendo che sono stati emessi altri ordini di cattura. Tra i sospettati di cospirazione figurano civili e membri della Fuerza Armada Nacional Bolivariana. Tra gli obiettivi dei golpisti l'assassinio del presidente Maduro e assalti a installazioni militari. Il procuratore ha mostrato le testimonianze di due arrestati che coinvolgono in questi complotti la Cia e alcuni dirigenti politici di destra.

Alle dichiarazioni del portavoce del Dipartimento di Stato Usa, secondo cui queste detenzioni "senza il debito processo sono contrarie allo spirito dell'accordo di road map elettorale" raggiunto in ottobre, Caracas ha risposto in un comunicato: "Non sorprende che Washington interceda a favore degli artefici delle operazioni terroristiche frustrate in Venezuela e che addirittura assicuri loro una posizione di complicitą. Difendere queste azioni destabilizzatrici fomenta la violenza e attenta contro il normale sviluppo del processo elettorale del 2024".

Il 17 ottobre il governo e l'opposizione, riunita nella Plataforma Unitaria Democrįtica, in un incontro nell'isola di Barbados avevano sottoscritto un documento per la celebrazione di elezioni presidenziali nel secondo semestre del 2024, con la presenza di osservatori dell'Unione Europea e delle Nazioni Unite. Da parte statunitense era stato concesso un alleggerimento delle sanzioni. (24/1/2024)

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a cura di Nicoletta Manuzzato