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Panama cede alle richieste statunitensi Nonostante tutte le dichiarazioni sulla sovranità e l'indipendenza del Canale, il governo panamense è pronto a chinare il capo di fronte a molte delle richieste avanzate dagli Usa. Dopo un incontro l'8 aprile tra il presidente della nazione centroamericana e il capo del Pentagono, Pete Hegseth, quest'ultimo ha sottolineato "l'impegno del presidente Mulino di trasformare Panama nel primo paese del nostro emisfero ad abbandonare l'iniziativa della Via della Seta e di ridurre la presenza problematica della Cina nelle nostre aree". La presenza di Pechino nel suo "cortile di casa" è uno dei chiodi fissi di Washington: in un discorso nella base navale Vasco Núñez de Balboa, Hegseth ha affermato che gli Usa non permetteranno che la Cina o altri paesi mettano a rischio questa via di navigazione commerciale. "Imprese con sede in Cina continuano a controllare infrastrutture critiche nella zona del Canale - ha detto ancora Hegseth - Questo dà alla Cina la possibilità di realizzare attività di vigilanza a Panama e fa sì che Panama e Stati Uniti siano meno sicuri, meno prosperi e meno sovrani. E come ha segnalato il presidente Donald Trump, questa situazione è inaccettabile". In realtà il consorzio di Hong Kong che detiene il controllo sui due porti situati ai lati estremi del Canale è in procinto di vendere la sua partecipazione maggioritaria a un altro gruppo economico, di cui fa parte il potente fondo di investimenti statunitense BlackRock. Nella riunione tra Hegseth e Mulino si è anche deciso di rafforzare la cooperazione bilaterale in materia di sicurezza, difesa e stabilità regionale e di facilitare il passaggio rapido di navi militari statunitensi attraverso il Canale. In seguito, parlando con i giornalisti, il presidente Trump ha affermato che ingenti truppe statunitensi sono state mobilitate nel paese centroamericano, dove "è stato recuperato il controllo di alcune zone". Ma che Washington non intenda fermarsi qui lo dimostra la sostanziale differenza nel comunicato congiunto sull'incontro dell'8 aprile emesso dalle due parti. Nella versione in spagnolo, resa pubblica dal governo panamense, si afferma che Hegseth ha riconosciuto la sovranità di Panama sul Canale e sulle aree adiacenti. Nella versione in inglese della Casa Bianca questa parte è stata semplicemente cancellata. (11/4/2025) Articolo precedente su Panama: "Il Canale è di Panama e continuerà ad esserlo"
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cura di Nicoletta Manuzzato |