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Panama, scioperi e manifestazioni contro il governo Mulino

Martedì 1 luglio, nel corso del suo primo resoconto di gestione davanti all'Asamblea Nacional, il presidente José Raúl Mulino ha difeso il memorandum d'intesa sulla sicurezza firmato con Washington in aprile. Mulino ha affermato che l'accordo "non viola la nostra sovranità da nessun punto di vista" e che tutte le installazioni cui potranno accedere soldati e contrattisti Usa restano sotto il controllo esclusivo di Panama. Spiegazioni non certo sufficienti a convincere le migliaia di persone scese in piazza a più riprese contro la presenza militare statunitense nel paese.

Non è questo il solo motivo di contestazione della politica governativa. I manifestanti si oppongono anche alla riforma della sicurezza sociale che, pur non modificando l'età per il ritiro dal lavoro, ha introdotto significativi tagli alle pensioni. Altri temi all'origine della protesta sono la riapertura di una miniera di rame a cielo aperto, di capitale canadese, chiusa per decisione della Corte Suprema nel 2023 e il progetto di una diga che dovrebbe garantire sicurezza idrica al Canale, ma obbligherebbe lo spostamento di centinaia di famiglie contadine dalle loro case. Secondo il Suntracs (Sindicato Unico Nacional de Trabajadores de la Industria de la Construcción y Similares), la principale forza sindacale, il governo Mulino è "apertamente a favore dell'oligarchia finanziaria e della mafia mineraria". Scioperi, cortei e blocchi stradali si susseguono da oltre due mesi. La polizia ha risposto con una violenta repressione e i dimostranti denunciano violazioni dei diritti umani e arresti arbitrari.

La situazione più drammatica è quella della provincia di Bocas del Toro, dove è stato decretato lo stato d'emergenza. Qui la multinazionale del commercio delle banane Chiquita Brands, erede della United Fruit Company (implicata nel golpe del 1954 in Guatemala), ha reagito al lungo sciopero contro la riforma delle pensioni decidendo di abbandonare Panama: quasi settemila persone rimarranno senza lavoro. (3/7/2025)

Articolo precedente su Panama: Panama cede alle richieste statunitensi

 

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a cura di Nicoletta Manuzzato