Latinoamerica-online.it analisi e approfondimenti sull'America Latina |
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Celac, la destra regionale diserta il vertice
(2/3/2024) I temi sul tappeto erano della massima importanza: sicurezza
alimentare, strategia sanitaria, cambiamento climatico,
mantenimento della pace nel subcontinente. Ma molti paesi non erano
rappresentati al massimo livello: dei 33 capi di Stato e di
governo chiamati a partecipare a Kingstown, capitale di Saint
Vincent and the Grenadines, all'ottavo vertice della Comunidad
de Estados Latinoamericanos y Caribeños, erano
presenti solo in quindici. Mancavano in
particolare l'argentino Milei, il salvadoregno Bukele,
l'ecuadoriano Noboa e l'uruguayano Lacalle Pou.
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Brasile, costruire relazioni internazionali
(8/3/2024)
La situazione del Brasile impone di essere molto vigili
sulla forza e sulla determinazione della estrema destra e delle
destre che con essa non di rado convergono, collaborando a creare
condizioni permanenti di tensione, ostracismo ad ogni decisione
senza avanzare controproposte, continui atteggiamenti che
oscillano fra ricatto e mercanteggiamento. Ciò che si vede in
Brasile avviene anche in altri paesi con modalità simili e questo
conferma un coordinamento forte fra le destre internazionali
(peraltro visibilmente strutturate nell’Alleanza dei
Conservatori). Domenica 25 febbraio a San Paolo c’è stata una grande
manifestazione organizzata dal pastore-imprenditore Silas Malafaia
della chiesa neopentecostale Assemblea di Dio Vittoria in Cristo,
con la partecipazione di Jair e Michelle Bolsonaro. Nella divisione
dei ruoli a Malafaia è stato affidato l’attacco alle istituzioni, a
singoli magistrati e politici, a diritti delle minoranze ecc., a
Jair Bolsonaro il rappresentare se stesso come vittima perseguitata
che mai ha compiuto azioni fuori dai dettati costituzionali e che
quindi chiede l’amnistia per quanti coinvolti nell’eversione
culminata nell’invasione della piazza dei Tre Poteri di Brasilia
l’8 gennaio 2023 e a Michelle Bolsonaro l’apertura, abbozzando un
progetto di teocrazia priva di teologia e agitato da urla di
alleluia e gloria.
(T.I.)
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Tutti gli approfondimenti sul Brasile
a questo link |
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Colombia, il difficile cammino della pace
(28/2/2024) Il presidente Gustavo Petro ha voluto lanciare un messaggio di pace
nel corso della Conferenza di Monaco sulla Sicurezza (16-18 febbraio).
"Noi possiamo aiutare l'Ucraina non con le armi, non attizzando una
guerra tra fratelli - ha affermato parlando ai giornalisti -
Possiamo aiutare in ciò che abbiamo appreso dalla pace, per esempio
come sminare un territorio, per esempio propiziando i colloqui che
permettano di uscire dalla guerra". Una risposta alle pressioni
statunitensi sui paesi dell'America Latina per "arruolarli"
nell'appoggio bellico a Kiev.
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Sulla Colombia v. anche:
Hasta siempre Piedad |
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Ecuador, ratificati due accordi militari con gli Usa
(22/2/2024) Come previsto, dopo il via libera della Corte
Constitucional il governo Noboa ha ratificato il 15 febbraio
due accordi di cooperazione militare con Washington. Il primo
stabilisce i benefici, le esenzioni e le immunità garantite al
personale statunitense (soldati, contrattisti, impiegati) che
opererà in territorio ecuadoriano ufficialmente per combattere il
narcotraffico. Il secondo riguarda il contrasto alle attività
marittime transnazionali illecite e comporta la realizzazione di
operazioni navali congiunte. In tal modo la sovranità nazionale viene delegata
agli Stati Uniti, riportando il paese al periodo pre-Correa.
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Sull'argomento v. anche:
Ecuador en la agenda imperial |
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Venezuela, scoperti cinque piani eversivi (24/1/2024) Dal maggio scorso 32 persone sono finite in carcere, accusate di aver partecipato a cinque piani eversivi sventati dall'intelligence bolivariane. Lo ha rivelato il 22 gennaio il fiscal general Tarek William Saab, aggiungendo che sono stati emessi altri ordini di cattura. Tra i sospettati di cospirazione figurano civili e membri della Fuerza Armada Nacional Bolivariana. Tra gli obiettivi dei golpisti l'assassinio del presidente Maduro e assalti a installazioni militari. Il procuratore ha mostrato le testimonianze di due arrestati che coinvolgono in questi complotti la Cia e alcuni dirigenti politici di destra. segue Il governo Maduro svela i 5 piani cospirativi dell'estrema destra nel 2023 |
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Guatemala, la promessa di una nuova primavera
(20/1/2024) L'investitura di Bernardo Arévalo de León alla massima carica
dello Stato e della sua vice Karin Herrera Aguilar era previsto per le 16 di domenica 14 gennaio, ma ha
potuto avvenire solo nelle prime ore di lunedì 15, a causa del
ritardo nell'insediamento dei nuovi deputati. Un ritardo dovuto ai
tentativi dei parlamentari legati alla vecchia legislatura di
mantenere il controllo del Congresso o almeno della sua Junta
Directiva, ostacolando l'ingresso degli eletti del
Movimiento Semilla. Tentativi andati a vuoto, dal momento che alla
fine a
presiedere il Parlamento è stato proclamato un esponente di
Semilla, Samuel Pérez. E anche la seconda votazione dei
vertici del Congresso, imposta dalla Corte de
Constitucionalidad in seguito ai ricorsi dell'opposizione, si
è conclusa giorni dopo con la sconfitta della destra: la nuova
Junta Directiva è composta da legislatori vicini ad Arévalo ed
è presieduta da Nery Ramos, del Partido Azul.
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Perù, in libertà l'ex dittatore Fujimori
(23/12/2023)
Que se vayan todos. È questa la richiesta di migliaia di
persone scese in piazza a un anno dall'insediamento della
presidente Boluarte e dopo la liberazione di Alberto Fujimori,
uscito il 6 dicembre dal carcere vip in cui era
rinchiuso. I manifestanti
chiedono non solo la rinuncia dell'esecutivo, ma
anche lo scioglimento del Congresso ed elezioni
anticipate. In pratica è il rifiuto totale di una
classe dirigente corrotta.
L'ex dittatore, che stava scontando una condanna a
25 anni di prigione per crimini di lesa umanità, ha
beneficiato di un indulto del 2017, che era stato in
seguito dichiarato illegale dalla Corte Suprema
e che è stato ripristinato su ordine del
Tribunal Constitucional. La scarcerazione di
Fujimori è avvenuta in barba alle risoluzioni della
Corte Interamericana de Derechos Humanos, che
si era pronunciato contro l'indulto "per
garantire il diritto di accesso alla giustizia delle
vittime". Dina Boluarte ha però deciso di non
obbedire alla Cidh: ha bisogno dell'alleanza dei
fujimoristi, sui quali si appoggia per contrastare
le denunce a suo carico per violazione dei diritti umani dopo la morte di
oltre sessanta persone, uccise dalle forze di
sicurezza nel corso di manifestazioni
antigovernative. Fujimori è dunque libero e godrà di un ulteriore beneficio:
è stato infatti annullato il procedimento di
indagine sulle sterilizzazioni forzate commesse
durante il suo regime ai danni di migliaia di donne
indigene povere.
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Brasile, 8 gennaio 2024
(11/1/2024)
Un anno è passato da quando in Brasile il governo federale,
da poco insediato sotto le presidenza di Luiz Inácio Lula da Silva,
veniva frontalmente attaccato da azioni golpiste coordinate che
devastarono le sedi istituzionali dei tre poteri nel Distretto
Federale. A distanza di dodici mesi da quei fatti l’esecutivo
federale e in prima persona il presidente hanno promosso un atto
pubblico forte negli spazi del Parlamento, convocando i
rappresentati istituzionali principali, cioè il presidente del
Supremo Tribunale Federale, il presidente del Tribunale Superiore
Elettorale, il procuratore generale della Repubblica, i presidenti
dei due rami del Parlamento, i governatori degli Stati e del
Distretto Federale. In parallelo in molte città si sono tenute
manifestazioni per la difesa dello stato democratico di diritto. (Teresa Isenburg)
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Tutti gli approfondimenti sul Brasile
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Bolivia, Evo Morales non potrà ricandidarsi
(30/12/2023)
"La restrizione alla possibilità di candidatura illimitata è una
misura idonea ad assicurare che una persona non si perpetui al potere". Lo ha affermato il
Tribunal Constitucional Plurinacional, annullando così la
decisione del 2017 della stessa corte che aveva permesso a Evo
Morales di ricandidarsi con la giustificazione che si trattava di un "diritto umano".
Secondo questa nuova sentenza, presidente e vicepresidente possono
presentarsi solo per due mandati, consecutivi o meno. Morales
dunque non potrà partecipare alla contesa elettorale del 2025, come
aveva preannunciato, avendo già completato tre gestioni
presidenziali (la quarta era stata interrotta dal golpe
del 2019).
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Cile, respinta la proposta di Costituzione
dell'estrema destra
(19/12/2023)
I cileni hanno respinto, con il 55,7% dei voti, il
progetto di Costituzione presentato da una maggioranza di estrema
destra, che proponeva un inasprimento delle leggi contro
l'immigrazione clandestina, poneva un'ipoteca sul diritto di aborto
e limitava il ruolo dello Stato in un'economia di mercato,
delineando un regime fortemente neoliberista. Il testo era stato
elaborato da un Consejo Constitucional eletto in maggio e dominato dal reazionario Partido Republicano
dopo la bocciatura, nel settembre 2022, della proposta
democratica e innovativa redatta da una prima assemblea costituente.
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"La dottrina Monroe è viva" (29/11/2023) Commemorando il duecentesimo anniversario della sua proclamazione da parte del presidente statunitense Monroe, un gruppo di parlamentari repubblicani ha presentato in Senato una risoluzione che riconosce i principi di libertà e indipendenza dell'emisfero consacrati nella Dottrina Monroe "come una pietra angolare durevole della politica estera degli Stati Uniti" e riafferma il diritto Usa "di opporsi a un potere straniero che estenda un'influenza maligna che potrebbe porre in pericolo o minare le democrazie dell'emisfero occidentale". segue |
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L'America Latina condanna il massacro di civili a Gaza (24/11/2023) Di fronte al massacro della popolazione civile nella Striscia di Gaza da parte delle truppe israeliane, dure reazioni di condanna sono venute da gran parte dell'America Latina. Il governo boliviano ha annunciato il 31 ottobre la rottura delle relazioni diplomatiche con Israele "in ripudio e condanna dell'aggressiva e sproporzionata offensiva militare in atto". Non è la prima volta che La Paz interrompe i rapporti con Tel Aviv: era già successo nel 2009 per decisione di Evo Morales, sempre in seguito a un attacco israeliano a Gaza; le relazioni erano state poi riallacciate dal governo golpista di Jeanine Añez. segue Sull'argomento v. anche: Miradas feministas sobre Gaza |
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Cuba, nuovo voto dell'Onu contro il bloqueo (3/11/2023) Anche quest'anno l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riunita il 2 novembre, ha chiesto in modo quasi unanime di "porre fine all'embargo economico, commerciale e finanziario" imposto dagli Stati Uniti contro Cuba. 187 i voti a favore, solo due contrari (Usa e Israele) e un'astensione (Ucraina). Un successo importante per l'isola, sottoposta da decenni a un vero e proprio atto di guerra in tempo di pace. Ma un successo simbolico, perché destinato a rimanere lettera morta di fronte alla volontà statunitense di perseguire con questo strumento il suo obiettivo: "annullare la capacità del governo di rispondere alle necessità della popolazione, creare una situazione di ingovernabilità e distruggere l'ordine costituzionale", come ha denunciato il ministro degli Esteri dell'Avana Bruno Rodríguez. segue Su Cuba v. anche: Cuba se mira en el espejo palestino |
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